Acqua pulita per i 1200 abitanti di un villaggio in Burkina Faso
L’acqua: un bene difficile da raggiungere in Burkina Faso
L’acqua nel villaggio Dodougou
Nel villaggio di Dodougou, in Burkina Faso, gli abitanti hanno grandi difficoltà ad accedere all’acqua potabile. In questa zona la falda si trova a più di 100 metri di profondità e i pozzi artigianali, scavati tra i 20 ei 25 metri, non forniscono acqua potabile e si asciugano durante la stagione secca (8 mesi). La scarsità d’acqua ha due conseguenze principali: causa molte malattie soprattutto tra i bambini, e riduce la produzione agricola ostacolando lo sviluppo di attività che generano reddito. La popolazione del villaggio vive di agricoltura e bestiame e ha bisogno di acqua per la propria sopravvivenza.
Il ruolo fondamentale delle donne nel villaggio
Il tempo dedicato dalle donne per andare a prendere l’acqua nella stagione secca, camminando diversi chilometri ogni giorno, potrebbe essere impiegato in attività, in particolare nella produzione di sesamo, contribuendo a generare reddito per le famiglie e aiutandole a uscire dalla povertà.
All’estremità del villaggio, abitata dai rifugiati che sono sfuggiti alla guerra in Costa d’Avorio nel 2004, un gruppo di donne preoccupate per la salute dei loro figli e per la scarsa produzione di sesamo (unica fonte di reddito per la famiglia), ha fondato l’associazione “WEND-SONGDA”. In seguito, ci hanno presentato questo progetto per risolvere il problema dell’accesso all’acqua e fornire acqua pulita a tutti gli abitanti del villaggio di Dodougou.
Gli abitanti del villaggio contribuiranno al progetto attraverso il loro lavoro (raccogliendo sabbia e ghiaia, facendo semplici lavori di costruzione) e finanziariamente per l’importo che possono permettersi, attraverso la manutenzione della pompa. Una volta che il progetto sarà finanziato, potrà essere terminato in un intervallo di due-tre mesi.
La soluzione del gruppo di donne “WEND-SONGDA”
La soluzione proposta dalle donne del villaggio è la trivellatura di un pozzo per trovare la falda acquifera e installare una pompa a funzionamento manuale. Questo pozzo offrirà acqua potabile e sicura in qualunque momento dell’anno e l’accesso all’acqua sarà a disposizione di tutti gli abitanti del villaggio di Dodougou.
Successivamente, verrà creato un – comitato di gestione del pozzo – (locale) che opererà con il supporto dell’associazione degli utenti dell’acqua del villaggio.
OBIETTIVI
Trivellare un pozzo
Una società specializzata in perforazione di pozzi trivellerà il terreno fino al raggiungimento della falda acquifera, a una profondità di oltre a 100 metri. In seguito verranno verificate la qualità, la quantità e la pressione dell’acqua.
Installare una pompa
Verrà installata una pompa ad azione manuale (volanta), acquistando anche tutto il materiale necessario (tubazioni, cemento, sabbia ecc.).
Facilitare l'accesso all'acqua potabile
Il pozzo consentirà di accedere facilmente ad acqua pulita e sicura per oltre 1200 persone, di cui 800 bambini. Questo permetterà alle donne di dedicare più tempo alle attività generatrici di reddito (in particolare la produzione di sesamo), riducendo la distanza e la fatica necessarie per recuperare acqua nella stagione secca.
Più tempo per le attività
Il pozzo permetterà alle donne di dedicare più tempo alle attività generatrici di reddito (in particolare la produzione di sesamo), riducendo la distanza e la fatica necessarie per recuperare acqua nella stagione secca.
Luglio 2019: arriva l’acqua!
Grazie ad una raccolta fondi, in circa sei mesi si raccoglie la cifra necessaria.
Si installa la pompa Volanta, una pompa manuale che permette con poco sforzo di pompare una buona quantità d’acqua.
Ottobre 2019: l’inaugurazione ufficiale del pozzo
Con la visita del vice-presidente di Guardavanti, Honoré Joseph Akum, si inaugura ufficialmente il pozzo con una targa commemorativa e la festa di tutta la comunità.
Scopri di più sulla siccità in Burkina Faso
Il Burkina Faso è uno dei 25 Paesi più poveri al mondo. Lo sviluppo economico è limitato soprattutto dal clima arido: nelle stagioni secche sono caratterizzate dall’Harmattan (vento del deserto) e si possono superare i 40 gradi. I lunghi periodi di siccità generano aree desertiche ed erosione del suolo, rendendolo inadatto per la coltivazione e il pascolo. Per questo l’agricoltura deve scontrarsi con la scarsità d’acqua, mentre i periodi di piena irregolari dei fiumi costringono gli abitanti a praticare un allevamento e una pastorizia insufficienti, che non coprono il fabbisogno alimentare della popolazione.
Fonti: www.sapere.it, www.esteri.it
Rapporti sull’andamento del progetto
Gli aggiornamenti su questo progetto sono stati pubblicati sulla piattaforma di Global Giving.
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