Febbraio 2019
“Il mare non viene mai pronunciato per la paura che rappresenta”. My Name is Adil è un film facile da guardare ma difficile di dimenticare. Dall’inizio, la semplicità, gli scenari ed i paesaggi marocchini ci fanno sentire parte del mondo e della storia di Adil. La sua storia non arriva da una realtà lontana e inimmaginabile, arriva di una realtà che, anche se conosciuta per tutti noi, è dimenticata.
Il film riesce a raccontare la storia di Adil in una forma molto semplice, vera e attuale. La storia di Adil è una storia di speranza per raggiungere il suo sogno. Ma quanti di noi si accontentano con la speranza? Adil ha avuto il coraggio di attraversare quel mare che, mettendo paura, cambia le persone e l’ha cambiato anche a lui. Ha lottato per un futuro dove poteva studiare, crescere, seguire il sogno di essere elettricista e poi diventare addirittura regista cinematografico.

Comunque, non tutto viene facile. Di solito pensiamo che partire sia la parte più difficile, ma può essere ancora peggio quando si arriva, soli, nel mondo nuovo di cui si conoscono solo storie. Come migrante, ha dovuto adattarsi alla sua nuova realtà lontano da tutto quello che conosceva e senza possibilità di tornare. Questo processo di integrazione non viene fatto facilmente e, detto con le parole di Adil: “non riuscivo a sentirmi né da una parte né da un’altra”.
Alla fine, il film riesce a raccontarci la storia di tutti quelli che come Adil, lottano per i loro sogni, anche se devono lasciare tutto e attraversare il mare per raggiungerli. Così il film ci mostra il viaggio, la solitudine, lo studio ed il lavoro, ma soprattutto l’amicizia, la speranza ed il coraggio.
Vorrei ringraziare Adil per aver avuto l’audacia di raccontarci la sua storia, che ci fa capire che chi parte e va in un altro paese, lo fa per migliorare la sua vita e ha il diritto di farlo. Ma, a me, un volontario portoghese in Italia, mi ha fatto riflettere sulle extra facilità che ho, solo perché sono europeo e nessuno si preoccupa. Per quelli come Adil, lottare per un futuro migliore è molto più difficile, e perché? Perché viene da un paese a 400km più giù del mio? Col tempo comincio a capire che le frontiere esistono solo nel pensiero e sulla carta geografica e che, fortunatamente, cambiano più volte di quelle che crediamo.
Maggior informazione sul film si possono trovare nel sito ufficiale http://www.mynameisadil.com