Novembre 2022
Una scuola sul lago Kariba
Lunedì 5 settembre, Martedì 6 e mercoledì 7 settembre
Sfrutto queste giornate di stacco a casa di Ylenia per lavare i panni, rilassarmi, lavorare a PC e aggiornarmi con Licia e Paolo. Sta per iniziare l’ultima parte del viaggio, ma anche quella più importante. Sto per andare prima a Monze e poi a Siavonga, alla scuola Katalumba.
Giovedì 8 settembre
Sveglia all’alba e corsa alla stazione Intercity di Lusaka. L’obiettivo è prendere il primo pullman disponibile per Monze dato che Father Zulu mi aspetta (possibilmente entro le 11 così che io possa presenziare ad una messa speciale).
Alle 6h30 sono già a bordo di un bus ma non riesco ad arrivare in tempo per la celebrazione. Pranzo insieme a Futher Zulu e alle sorelle missionarie di Maria Bambina, che hanno preparato un pranzo speciale. Finito di mangiare, ci spostiamo a Chikuni per visitare il CYATC (Chikuni Youth Agricultural Training Center) dove ci piacerebbe sviluppare la seconda parte del progetto Madre Terra.
La notte rimango a dormire in una stanza all’interno della parrocchia dove alloggiano anche Father Zulu e altri tre preti.
Venerdì 9 settembre
Questa mattina ho appuntamento con il Vescovo della Diocesi di Monze.
Insieme a Father Zulu mi reco nella sede della Diocesi, dove ho il piacere di conoscere anche Padre Airoldi di Milano. L’incontro con il Vescovo sembra andare molto bene, al punto che riusciamo a confrontarci francamente su vari aspetti pratici del progetto.
Subito dopo Father Zulu mi accompagna alla stazione dei pullman di Monze dove, grazie al suo aiuto, trovo il percorso migliore per arrivare a Siavonga e raggiungere casa di Donald.
Sabato 10 e domenica 11 settembre
Mi godo il fine settimana stando nella splendida casa di Donald sul lago Karibe. E’ presente anche tutta la sua famiglia, arrivata da Lusaka per trovare lui e sua moglie Lucy. Colgo l’occasione per mettere in ordine le informazioni raccolte a Chikuni e organizzare la mia settimana qua a Siavonga.
Lunedì 12 e martedì 13 settembre
Ho l’opportunità di incontrare e fare amicizia con Precious, collaboratrice fidata della nostra organizzazione partner: Cabota. Insieme, abbiamo fissato gli appuntamenti della settimana e contattato un ministero per scoprire la procedura di rendicontazione annuale che le ong devono produrre.
Mercoledì 14 settembre
Oggi pomeriggio, io e Precious, abbiamo visitato la scuola Katulumba dove ci ha accolto il Preside. L’orario delle lezioni era terminato, quindi ci siamo mossi liberamente per la scuola vuota.
Al momento a Katulumba ci sono 600 alunni, per 4 aule e 56 banchi.
Gli studenti vanno a scuola in tre sessioni di tre ore (7-10 ; 10-13; 13-16). Questo significa che nonostante i turni ci sono circa 60 alunni per classe, che non ci sono banchi disponibili per tutti gli alunni e molti, soprattutto gli studenti più piccoli, fanno lezione per terra.
Per quanto riguarda le disabilità, Katulumba è una delle tre scuole che nel distretto di Siavonga ha l’abilitazione ad insegnare agli studenti con disabilità. Tuttavia, mancano sia lo spazio sia le infrastrutture adeguate, perciò di fatto la scuola non è accessibile agli studenti con disabilità.
Lo stesso vale per la “scuola grande”, quella principale di Siavonga, dove ci sono gli stessi problemi.
La scuola di Katulumba si trova nel vivissimo compound “Fishing camp”, l’unica scuola in una zona densamente abitata. La comunità ha molto a cuore la scuola e ha contribuito a trovare i fondi per ampliarla, ma la necessità di spazi è enorme e la disponibilità di fondi non sufficiente.
Giovedì 15 settembre
Questa mattina un autista della Liberi Foundation porta, me e Precious, a visitare la Liberi School a circa 50 minuti in macchina dal centro di Siavonga.
La Liberi school, una scuola sostenuta da una fondazione olandese. Ci piacerebbe scoprire come funziona la loro scuola e conoscere altre realtà del territorio.
Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18
Donald è riuscito a trovarmi un passaggio per Lusaka, facilitandomi di gran lunga lo spostamento. Passo gli ultimi giorni a Lusaka in compagnia di Ylenia e Alessia, ormai amiche fidate, dove saluto lo Zambia e chi mi è stato accanto in questo mese. Nel primo pomeriggio di domenica parto per tornare a casa.
Riparto.
L’aereo è un tempo di decompressione. Passo quasi un giorno intero volando per mezzo mondo e nella testa mi scorrono ancora tutte le immagini, le persone, i colori, gli odori del viaggio.
Ci sarà molto lavoro al rientro, ma dopo queste settimane posso dire che l’energia non mi manca!
FINE